giovedì 12 agosto 2010

martedì 27 luglio 2010

DOJO KUN

"Mi sono abituato a preoccuparmi sempre meno del mio io, a non badare a me stesso ed alle mie deficienze , giunsi a concentrare sempre più le attenzioni sugli oggetti esteriori ed ogni interessamento esterno spinge a qualche attività quale , fintanto che l'interesse si conserva vivo ,è sicuro preventivo contro l'ansia." B.Russel

"L'uomo che considera il mondo unicamente in funzione del dell'omaggio che gli può rendere non ha probabilità di raggiungere il suo scopo"B. Russel

"Ogni mattina ed ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte , sentendoci già morti da sempre; in tal modo , saremo liberi di muoverci in ogni situazione" Hagakure

"Prima si esprimere il proprio dissenso , ci si accerti se l'altro è pronto a recepirlo o no" Hagakure

"Non si possono correggere difetti sostanziali , radicati da anni " Hagakure

" Con ogni pensiero cercare di conoscere i propri difetti e correggersi per tutta la vita: questa è la Via" Hagakure

"Qualcuno chiese :"garantisci per lui?".La risposta fu : "assolutamente si". "Perchè? "."Perchè ha commesso un errore .Perciò garantisco per lui: se non avesse mai commesso un errore sarebbe pericoloso ". Hagakure

" Quando pensi se sia meglio recarsi o meno in un certo posto , è meglio non andarci" Hagakure

"E' inutile discutere con una disposizione di spirito , essa può essere cambiata da un avvenimento fortunato , da una mutazione della nostra condizione fisica , ma non da un argomento. io stesso mi sono trovato spesso in uno stato d'animo in cui sentivo che tutto è vanità ; me ne sono liberato non con un credo filosofico , ma grazie a qualche imperiosa necessità d'azione." B.Russel

"Il male nasce da quella specie di filosofia comunemente accettata , secondo la quale la vita è una contesa , una gara nella quale si deve rispetto al vincitore". B.Russel

"Una persona avezza ad un eccessivo eccitamento è come una persona che ha una passione morbosa per il pepe , e che finisce col non trovare più gusto nemmeno in una quantità di pepe che toglierebbe il fiato a chiunque altro". B. Russel

"L'uomo saggio medita sui suoi crucci soltanto quando è di qualche utilità farlo. Quando occorre prendere una decisione grave o difficile , non appena disporrete di tutti i dati concentratevi del vostro meglio sulla questione e decidete ; una volta presa la decisione , non tornateci più sopra a meno che non veniate a conoscenza di novità.Nulla stanca quanto l'indecisione e nulla è altrettanto sterile."B.Russel

"Le nostre azioni non sono così importanti come noi naturalmente supponiamo; i nostri successi ed i nostri insuccessi non importano poi molto dopotutto. Persino ai grandi dolori si può sopravvivere ; preoccupazioni che sembrano dover mettere fine alla felicità per tutta la vita , col passare del tempo si attenuano , fino a che diventa quasi impossibile ricordarne l'intensità. Ma al di sopra di queste considerazioni sta il fatto che il nostro io non è un frammento molto importante del mondo. L'uomo in grado di concentrare i suoi pensieri e le sue speranze su qualcosa di trascendente può trovare , pur tra le normali preoccupazioni della vita, una pace che all'egoista non è dato conoscere."
B. Russel

"E' abbastanza facile dire a se stessi che se questa o quella disgrazia capitasse non sarebbe poi così terribile , ma ciò che resta una convinzione cosciente non agirà durante le veglie notturne , nè impedirà gli incubi. La mia opinione è che un pensiero cosciente può radicarsi nell'io incosciente se nel farlo ci si mette una buona quantità si energia e d'intensità"
B.Russel

"Quando qualche disgrazia ci minaccia , consideriamo seriamente e deliberatamente cos'è il peggio che ci possa capitare.Dopo aver guardato in viso la possibile disgrazia , procuriamoci delle solide ragioni per pensare che dopotutto , non sarebbe una cosa tanto grave. Tali ragioni esistono sempre perchè anche nel peggiore dei casi nulla di quello che ci può capitare ha un'importanza cosmica"
B. Russel

"Occorre riflettere sulla propria paura razionalmente e con calma, ma con grande intensità fino quando essa non ci sarà diventata familiare ."
B.Russel

mercoledì 5 maggio 2010

STUDI



Alcuni studi per un progetto con il regno delle arti.

venerdì 5 febbraio 2010

DISEGNO INTELLIGENTE




Questa vignetta è una piccola descrizione di quello che è stato l'attegiamento del Mons.Benigno Papa al convegno "Sulle orme di Darwin... tra scienza e fede" tenutosi alla biblioteca comunale di Taranto l'1 Febbraio 2010.Dopo la presentazione dei filmati del reporter internazionale Franco Guarino,ha preso la parola la prof.ssa Olga Rickards , docente di antropologia molecolare all'università di Tor Vergata di Roma,che ha esordito spezzando subito le gambe ad ogni possibile pretesa di parlare di evoluzione in termini di Disegno Intelligente.Non una discussione da bar(magari quello di fronte all'oratorio...) ,ma prove scientifiche da parte di chi queste cose le studia da anni che ci dicono che l'evoluzione è CASUALE,che le modifiche genetiche che ne sono alla base ,come avrebbe detto Darwin ,sono frutto di CASO e NECESSITA'.La professoressa ha aggiunto che se il tempo tornasse indietro di milioni di anni in modo da azzerare il processo evolutivo ottenuto fino ad oggi,l'evoluzione che si innescherebbe porterebbe sicuramente a risultati diversi da quelli che abbiamo ora. Da notare che durante questa prima parte del discorso il Monsignore era uscito dall'aula...L'intervento della professoressa Rickards è stato molto chiaro ed utile per controbattere tanto le opinioni di coloro che per ignoranza continuano a dire che la teoria dell'evoluzione non ha prove scientifiche, quanto i sostenitori del disegno intelligente.Quali sono le prove scientifiche dell'evoluzionismo e perchè non è una semplice teoria?La prof.ssa Rickards sostiene che non si possano trascurare la grande quantità di fossili ritrovati che testimoniano moltissimi passaggi dell'evoluzione,nè tutti gli studi sul dna ,che comprendono appunto anche numerose richerche su questi fossili.L'intervento della professoressa è andato avanti con dettagli un po' più tecnici riguardanti l'evoluzione della specie umana,anche questi frutto dei più recenti studi.Quando ha preso la parola il Vescovo di Taranto,dimostrando di non aver sentito una parola della professoressa Rickars,ha insistito sulla teoria del disegno intelligente senza apportare uno straccio di spiegazione scientifica(che probabilmente non è in grado di fornire).Nel suo intervento si è potuto ammirare un certo panico,diagnosticabile dai lunghi momenti di pausa della sua orazione.Ha concluso in bellezza ponendo domande sagaci:"come mai abbiamo dovuto aspettare 12 miliardi di anni prima che nascesse la vita?Come mai si sono create le condizioni che permettessero la vita?Come mai l'uomo è una "singolarità"tra gli esseri viventi?(ossia ha coscienza di sè ,della sua libertà e della sua evoluzione.)Fatte queste domanda che avrebbero messo in difficoltà qualsiasi studente delle scuole medie,se n'è andato senza attendere la risposta.Purtoppo per lui la professoressa Olga Rickards non si è fermata alle scuole medie ma ha una laurea ed insegna antropologia molecolare,quindi dare le risposte le è stato piuttosto semplice.Alla prima e seconda domanda ha risposto ricollegandosi in un certo modo al penultimo intervento della conferenza, dovuto alla dott.ssa Brusin vicecaporedattrice del tg leonardo(che aveva parlato dell'elevoluzione dell'universo secondo le attuali ricerche),dicendo che nell'universo sono presenti degli elementi che in determinate condizioni termodinamiche possono dare origine a tutti quei composti organici alla base della vita.A Roma sono attuamente in corso esperimenti che vedono appunto la "creazione"della vita.Niente che sfugga alla scienza dunque.Aggiungerei io che con il suo primo quesito il Monsignore si è decisamente dato la zappa sui piedi.Infatti se noi abbiamo dovuto attendere miliardi di anni prima di esistere è determinato proprio al fatto che le condizioni termodinamiche, energetiche e materiali che favoriscono e permettono la vita non sono facili da avere naturalmente(non facili ma non così improbabili come alcuni vorrebbero far credere visto che c'erano a disposizione miliardi di anni ed un universo sterminato),ma frutto del caso.Sarebbero potute sussistere o meno a rapidità non determinabili poichè casuali.Al contrario un Disegno Intelligente immagino che avrebbe avuto una rapidità di esecuzione molto maggiore,dal momento che svariati miliardi di anni senza la creatura principale non avrebbero senso per un Ente Divino.Alle ultime due domande la prof.ssa Rickards risponde dicendo che non è vero che l'uomo è una "singolarità" fra gli esseri viventi.Le caratteristiche umane che ci fanno pensare questo in realtà si ritrovano in misure differenti anche negli altri animali.Un esempio di questo è la capacità di pensare e agire in modo morale.A tel proposito la Professoressa cita un esperimento in cui una scimmia in gabbia aveva a disposizione del cibo , ma ogni volta che se ne serviva una sua compagna di gabbia veniva investita da scariche elettriche.La nostra scimmia preferì quindi lasciarsi morire di fame(cosa ovviamente evitata dagli sperimentatori)piuttosto che provocare dolore alla compagna.L'empatia e la morale non sono una caratteristica prettamente umana.Personalmente penso che in questo caso la scimmia si è dimostrata eticamente superiore a molti uomini.La prof.ssa Rickerds ha citato comunque altre doti spacciate come particolari umani,quale la capacità di riconoscersi,che è dovuta ai neuroni specchio presenti anche nei delfini ad esempio.Si potrebbe continuare a lungo dimostrando che noi non siamo altro che animali che si sono evoluti in tal modo per caso e necessità.Sul finale del dibattito l'intolleranza dogmatica ha fatto da padrona nel momento in cui,mentre un rappresentate dell'UAAR (unione atei agnostici razionalisti)del circolo di Taranto poneva una domanda alla prof.ssa Rickards,un sostenitore del disegno intelligente(o forse un ultrà della Gesù f.c.)ha tuonato"MA CHE COSA STAI DICENDO??MA CHE COSA STAI DICENDO??"all'indirizzo del razionalista,interrompendo così malamente una bella serata di dialogo.Non occorre aggiungere altro.Per finire inserisco questo video,giusto per rendersi conto che c'è ancora chi ha il coraggio di sostenere certe tesi ed ha la possibilità di farlo da una radio che trasmette in tutto il mondo.




IL DISCORSO TIPICO DELLO SCHIAVO

Queste riflessioni di Silvano Agosti sono assolutamente ineccepibili.Peccato che in pochi se ne accorgano.

giovedì 4 febbraio 2010

giovedì 28 gennaio 2010

IO SONO IL MALEDETTO CHE E' SOPRAVVISSUTO

La speranza di libertà è morta il 9 ottobre del 1967. Il potere ha vinto la sua guerra.Il Che riteneva che i presupposti fondamentali per mettere in atto una guerriglia fossero uno Stato in piena dittatura che non lascia spazio ad alcuna speranza di azioni "legali "o politiche, in modo da avere l'appoggio anche del popolo più ignorante ed una grossa presenza di campagne e boschi sul territorio. La guerriglia cittadina è vista come una lotta quasi senza possibilità di vittoria.Un'analisi precisissima e condivisibile, ancora valida, che ci permette di capire che siamo ormai destinati a vivere da schiavi. Oggi il potere fornisce l'illusione di essere liberi e felici,di essere in uno Stato democratico. Ha riempito la testa del popolino con immagini di modelli , con la vita degli attori e non ha lasciato spazio per una cultura che faccia nascere grandi uomini.In pochi ci si accorge che queste catene sono forse più larghe ma più subdole rispetto al passato ed impossibili da rompere.Tradito e braccato Che Guevara è morto da eroe,ma la sua morte non è servita a nulla. Non è servita come si augurava a dare l'esempio ad altri cento , mille guerriglieri e questa è la cosa più triste. Non c'è vittoria possibile per chi vorrebbe cambiare il mondo.Il potere ha vinto perchè ha ucciso Che Guevara e ha lasciato in noi la tremenda certezza che non nasceranno mai più uomini come lui nè come il nostro Gino Donè Paro. La vita del Che resterà per sempre impressa negli animi dei pochi che amano la giustizia come una bellissima inutile poesia.


"Una volta, il signore Naoshige disse :"Non esiste sentimento altrettanto intenso dell'obbligo morale. Alla morte di un cugino o di altri parenti può capitare di non versare lacrime. E' il sentimento dell'obbligo morale, invece,che ci fa scoppiare a piangere nel sentir parlare di uno che è vissuto cinquanta o cento anni fa e che non conoscevamo neppure o non avevamo mai incontrato." Hakagure